imagesLa testimonianza di un volontario dello sportello di Avvocato di strada Ravenna.

Rachid (nome di fantasia) viene dallo Sri Lanka e si è rivolto a noi un venerdì pomeriggio dell’estate 2012. L’ho trovato seduto in una saletta d’attesa nella quale nemmeno io ero mai stato. D’altronde era il mio primissimo giorno da volontario e nemmeno io conoscevo nessuno dell’Associazione Avvocato di Strada ONLUS. Tuttavia, dopo veloci presentazioni con la coordinatrice Emanuela e gli altri volontari, mi chiedono se fossi stato disponibile ad ascoltare la problematica di Rachid. Di buon grado mi avvicino a lui e scopro che parla pochissimo ed a fatica l’italiano, allora l’ho messo almeno un po’ a suo agio col mio inglese. Deve avere saputo da qualche suo amico/connazionale del nostro Sportello di Ravenna perché, sebbene non parlasse quasi per nulla la lingua italiana, aveva con se alcuni documenti tra i quali un verbale del quale ignorava il contenuto, sapeva solo che gli era stato redatto pochi giorni prima dalle forze dell’ordine.

Rachid mi porge il verbale e comincio ad esaminarlo… ad esso era allegato un bollettino precompilato con un importo di 5164 €… Cerco di spiegarne a Rachid il significato, restandone tuttavia anche stupito visto che mi rendo presto conto che il documento contiene alcune palesi incongruenze che potranno favorire Rachid, e quindi lo guardo e gli dico: “You are lucky!”

Lui sorride e mi chiede il perché di questa affermazione. Gli spiego che il verbale che gli avevano appena comminato era viziato ed ancora nei termini per l’impugnazione per l’annullamento, cosa alla quale avremmo pensato noi.

La cosa importante, tuttavia, è che lo stesso verbale, comminato da un corpo dello Stato, gli avrebbe consentito di dimostrare la sua permanenza in Italia nei mesi precedenti la regolarizzazione indetta dal Governo nel 2012. Per ottenere il permesso di soggiorno gli stranieri dovevano provare, attraverso documenti rilasciati da un ente pubblcio, di essere in Italia almeno dal 31/12/2011. Saputa questa notizia Rachid ha lasciato lo sportello col sorriso. Io un po’ meno… il pensiero è andato subito a tutti quei Rachid su cui la pubblica amministrazione ha infierito ed infierisce con tutta la sua secolare approssimazione ed implacabilità e che non magari sono in Italia ma non avendo preso multe e non avendo altri documenti che provano la loro presenza in Italia dal 31 gennaio 2011 non potranno chiedere il permesso di soggiorno e saranno costretti a rimanere clandestini.

Gianluca
Volontario Avvocato di strada Ravenna