“Riteniamo non sia giusto vietare alle persone in stato di bisogno di tendere una mano per chiedere l’elemosina. Per questo abbiamo presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro l’ordinanza del Comune di Molinella (BO), che vieta qualsiasi forma di accattonaggio, anche quella non molesta”. A comunicarlo è l’Avv. Fabio Iannacone, volontario dell’Associazione Avvocato di strada.

“Un conto è importunare la gente con comportamenti insistenti o violenti: per casi come questi – sottolinea Iannacone – la legge italiana prevede già sanzioni. Ma perché multare anche chi semplicemente chiede l’elemosina seduto in silenzio e magari con gli occhi bassi per pudore? Lo vogliamo punire perché è povero? Ci sembra un modo per accanirsi contro persone deboli e indifese, e come associazione nata per difendere gli ultimi non possiamo consentirlo”.

“Chi chiede l’elemosina – aggiunge il presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus Antonio Mumolo – generalmente lo fa perché non ha nessuna altra possibilità. Spesso sono persone che hanno semplicemente perso il lavoro e finiscono in strada perché prive di qualsiasi reddito. Se gli si fa una multa non li si toglie dalla strada, semplicemente si aggrava ancora di più la loro situazione”.

“Con il ricorso – conclude Mumolo – chiediamo al Presidente della Repubblica di annullare l’ordinanza. Tutti i bolognesi conoscono Padre Marella, che per decenni ha chiesto l’elemosina seduto all’angolo di una strada del centro città. Oggi, se fosse vivo, anche lui, riconosciuto Venerabile da Papa Francesco, verrebbe multato a Molinella”.

ALLEGATO
Ordinanza antiaccattonaggio Comune Molinella (PDF)

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