I volontari dell’associazione hanno incontrato un gruppo di profughi provenienti dalla Libia e richiedenti asilo nel nostro paese per rispondere alle loro domande e preoccupazioni, ma anche per ascoltare le loro storie e speranze di riscatto. Il racconto fotografico è a cura della nostra volontaria Chiara Silenzi.

RIFUGIATI. BOLOGNA, AVVOCATI DI STRADA INCONTRANO PROFUGHI DA LIBIA

I legali dell’associazione stanno incontrando i profughi ospitati a Villa Aldini per spiegare come funziona l’iter per richiedere asilo. Giordano: “Vivono nell’ansia di come andra’ l’audizione davanti alla commissione per il diritto di asilo”

(RED.SOC.) BOLOGNA – “Quanto tempo ho per spiegare la mia storia alla commissione?”, “Come faccio a controllare il verbale se non so scrivere e leggere?”. Sono alcune delle domande che i profughi provenienti dalla Libia e ospitati a Bologna pongono ai legali di Avvocato di strada: l’associazione che offre assistenza legale gratuita ai senza dimora e alle persone in condizione di svantaggio e’ infatti impegnata in una serie di incontri con alcuni dei profughi arrivati in Italia dopo lo scoppio della guerra in Libia e oggi ospitati a Villa Aldini. Sono uomini e donne giovanissimi, arrivano da Nigeria, Somalia, Ciad, Bangladesh, per citare solo alcune della nazionalita’, e da circa otto mesi vivono nell’attesa di un momento decisivo: l’audizione davanti alla commissione per il diritto d’asilo, che decidera’ se hanno diritto o meno allo status di rifugiati politici.

A Villa Aldini, sulle prime colline bolognesi, hanno trovato un momento di tregua e sono forse i piu’ fortunati fra i profughi ospitati in citta’. La struttura si trova in mezzo al verde e anche il rapporto con la citta’ e’ buono, ci sono corsi di italiano e molte associazioni hanno attivato progetti per i nuovi ospiti. Fra loro ci sono anche una ragazza incinta e una giovane

mamma con la sua bambina di tre anni. “Ma tutto questo e’ temporaneo”, spiega Costantino Giordano di Avvocato di strada, “prima o poi dovranno lasciare la struttura. Sanno benissimo che il loro futuro dipende dall’audizione, ma sanno anche che la percentuale di domande accolte e’ molto bassa”. Cosi’ i profughi “vivono nell’ansia, in attesa del giorno dell’audizione”. A Bologna pero’ le pratiche vanno a rilento, le audizioni non sono ancora iniziate e anzi non e’ fissata nemmeno una data. Per i richiedenti asilo pero’ e’ importante cominciare a prepararsi, e per aiutarli due legali di Avvocato di strada e un magistrato esperto in diritto dell’immigrazione sono saliti a Villa Aldini. “Abbiamo spiegato cos’e’ il diritto d’asilo, come si svolge l’audizione, cosa succede in caso di esito positivo o negativo e come fare ricorso”, continua Giordano.

La maggior parte degli ospiti di Villa Aldini non e’ di nazionalita’ libica, ma si trovava in Libia al momento dello scoppio della rivolta contro il regime di Gheddafi. Molti erano fuggiti da paesi in guerra o da situzioni di violenza o pericolo, alcuni avevano trovato lavoro in Libia e vivevano li’ da molti anni. “La commissione pero’ prendera’ in esame la situazione nel

loro paese d’origine”, spiega Giordano, “per questo e’ importante raccogliere le prove e dimostrare che il ritorno in patria per loro e’ ancora pericoloso”. Per i richiedenti asilo questo significa riallacciare i rapporti con i paesi d’origine, farsi aiutare dalla famiglia e dagli amici rimasti in patria: un’impresa non facile, se si considera la giovane eta’ e il fatto che alcuni di loro non sanno ne’ leggere ne’ scrivere. “Molti hanno chiesto dei colloqui privati con i nostri legali”, continua Giordano, “perche’ volevano raccontare la loro storia personale e chiedere consigli sulla propria posizione personale”. I legali di Avvocato di strada hanno assicurato assistenza nel caso in cui la domanda d’asilo fosse respinta e venerdi’ 27 aprile torneranno nella struttura per incontrare un secondo gruppo di profughi.

(ps) (www.redattoresociale.it)

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