Happiness, quando la felicità è un documento atteso 10 anni

Gen 11, 2021 | Padova, Storie

Happiness è una donna di un’infinita dolcezza e colma di fiducia verso il prossimo. È anche una mamma di ben quattro bambini vivaci e instancabili. Ogni volta che arrivano allo sportello di Padova insieme alla mamma è un tripudio di pastelli, colori e disegni, che a volte finiscono anche sui muri oltre che sui fogli di carta.

Happiness è rimasta da sola ad accudire i suoi piccoli perché suo marito purtroppo è stato arrestato per spaccio ed è in carcere. Quando si è presentata allo sportello erano già dieci anni che non aveva un permesso di soggiorno, ad eccezione dei periodi in cui era incinta e nei mesi immediatamente successivi.

La sua figlia più grande ha importanti problemi di salute: è nata a 5 mesi e la nascita prematura ha causato uno sviluppo polmonare solo parziale dei polmoni. Nonostante la vivacità e l’energia che la fa apparire inarrestabile, soffre di continui attacchi asmatici.

“Per regolarizzare Happiness abbiamo chiesto il permesso ex art. 31 del Testo Unico sull’Immigrazione per assistenza minori” ci racconta Chiara, volontaria dello sportello di Padova che ha preso in carico il suo caso. “Il permesso si può ottenere nel caso in cui ci siano necessità di permanenza in Italia legate al supremo interesse minore e legittima il genitore a rimanere per un periodo di tempo al fine di accudire il proprio figlio”.

Grazie agli avvocati che l’hanno seguita Happiness ha ottenuto il permesso e di conseguenza anche i suoi bambini sono stati regolarizzati. La notizia ancora più bella è che adesso un recente decreto ha reso convertibile il suo permesso per assistenza minori in un permesso per motivi di lavoro.

“Grazie alla sinergia creata con i servizi sociali, che ora la stanno seguendo in progetti di inserimento lavorativo, confidiamo che Happiness riesca a trovare presto un impiego e la conseguente possibilità di conversione del permesso” dice Chiara, che sta continuando a seguire il suo caso.

Intanto Happiness è entusiasta dell’aiuto che ha ottenuto dalla nostra associazione e soprattutto di poter essere libera di girare per strada senza ansie. Ha anche tenuto a sottolineare ai nostri volontari che ad ogni suo amico che si trova per strada, senza residenza e diritti, raccomanda “andate da Avvocato di strada!”.

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