Mumolo: “Verso un modello di giustizia che crea una reale alternativa al carcere e che aiuta chi vive in strada”
Una convenzione per offrire agli imputati maggiorenni in “messa alla prova”, la possibilità di svolgere lavori di pubblica utilità in favore delle persone senza dimora e costituisce un importante passo avanti nel potenziamento anche in Italia di un modello di giustizia di comunità in linea con le più importanti tradizioni europee.
“Oggi – afferma Antonio Mumolo, presidente dell’Associazione Avvocato di strada – siamo fieri di aver firmato una convenzione tra la nostra associazione e il Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità del Governo Italiano che ci auguriamo potrà dare una possibilità a tanti imputati che potranno impegnarsi in prima persona in un progetto di rilevanza sociale al fianco delle persone più deboli”.
In base alla convenzione, i soggetti ammessi allo svolgimento dei lavori di pubblica utilità saranno inseriti presso alcune sedi dell’Associazione “Avvocato di strada ODV” dove ogni anno vengono tutelate gratuitamente da un punto di vista legale circa 4000 persone senza dimora. presteranno supporto allo staff e alla segreteria, occupandosi di archiviazione delle pratiche, compilazione dei documenti, distribuzione del materiale informativo e accoglienza degli utenti.
Alla firma della convenzione, che si è tenuta presso la sede del Dipartimento, hanno presenziato Gemma Tuccillo, Capo di Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità, e Andrea Pique’ del Consiglio Direttivo dell’Associazione “Avvocato di strada ODV”.
“Il lavoro di pubblica utilità oltre ad assolvere il debito con la giustizia offre opportunità di rivisitazione della condotta posta in essere, per comprendere anche il danno arrecato alla vittima, naturalmente in ciascun contesto in maniera maggiore o minore, riconosciamo loro dei diritti che poi a loro volta impareranno a riconoscere agli altri” – ha specificato Gemma Tuccillo, nel suo intervento.