Il 13 maggio scorso si è tenuto presso il Tribunale di Bologna il processo simulato su un caso di residenza negata. La simulazione ha coinvolto 6 studentesse di Elsa – The European Law Students’ Association ITALIA – la più grande Associazione italiana di studenti di Giurisprudenza.
IL CASO REALMENTE ACCADUTO
Il caso trattato, realmente accaduto, riguardava una persona richiedente asilo che si era vista negata la richiesta di iscrizione all’anagrafe del Comune di Bologna.
Avvocato di strada aveva presentato ricorso urgente davanti al Giudice di Bologna avverso il diniego espresso dal Comune di Bologna per effetto della normativa introdotta con il DL113\2018 (cosiddetto “decreto Salvini”).
Il Comune di Bologna aveva chiesto il rigetto del ricorso ma ammettendo che un intervento della Corte Costituzionale poteva essere auspicabile.
Il Giudice di Bologna aveva deciso il ricorso accogliendolo e aveva ordinato al Sindaco di Bologna l’iscrizione nel registro anagrafico della popolazione residente nel Comune.
L’Avvocatura di Stato aveva presentato reclamo e anche in questo caso si era costituita l’Associazione Avvocato di strada contestando i profili di legittimazione processuale del Ministero dell’Interno quale parte necessaria e confermando i motivi nel merito. La persona richiedente asilo aveva quindi ottenuto l’iscrizione anagrafica nel Comune di Bologna.
IL PROCESSO SIMULATO
Le 6 studentesse hanno simulato il processo grazie alla preparazione e al supporto dei volontari di Avvocato di strada Agnese Caldararo, Paola Pizzi e Carlo Sorgi.
Ringraziamo la Dott.ssa Matilde Betti, all’epoca Presidente della sezione Protezione Internazionale del Tribunale di Bologna, che ha dato la sua disponibilità a partecipare alla simulazione.
Ringraziamo inoltre il Presidente del Tribunale di Bologna Dott. Ziroldi che ha concesso l’uso di un’aula del Palazzo di Giustizia per la simulazione.
Siamo orgogliosi di aver dato vita a questa nuova iniziativa : progetti come possano davvero fare la differenza per cittadini del domani: in termini di formazione ma soprattutto in termini di consapevolezza e di cittadinanza attiva
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