
Storia di Nadia: “Che premio c’è per chi lotta e non ce la fa?”
Ricordo bene quel giorno, perché a bussare alla nostra porta nella Chiesetta di San Benedetto al Porto c’era Nadia, una donna di 74 anni, bassina e magrolina. Le rughe percorrevano il suo volto stanco, gli occhiali spessi l’aiutavano a guardare un mondo che non si è mai fermato per guardare lei.
Prima di essere avvocati, però, siamo persone. Persone che non possono e non riescono a limitarsi alla scrittura tecnica di una memoria o di un atto per chi è senzatetto, per poi trascorrere il resto della vita nell’indifferenza, nella rassegnazione.
Spesso siamo chiamati ad andare oltre, oltre i consigli tecnici e giuridici.
In alcuni momenti della vita di Nadia il buio ha preso il sopravvento e qualcosa si è rotto. Ed è con il cuore spezzato, la voce rotta, la paura nei confronti dell’altro da sé che è venuta da noi.
La terza volta che Nadia è venuta a trovarci mi ha interrogata. Mi ha fatto alcune domande proprio su quei foglietti, stupendosi delle risposte:
Se vuoi approfondire il nostro lavoro, ti invito a leggere l’ultima edizione del Bilancio sociale dell’associazione.
Federica Valentini, Volontaria Servizio Civile Avvocato di strada Genova
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