Il nostro assistito aveva fatto richiesta della protezione speciale, ossia la protezione che viene accordata a coloro che potrebbero subire persecuzioni, tortura, trattamenti inumani e degradanti, o violazione di diritto costituzonali o internazionali, nel caso di ritorno nel Paese di origine; per questo era quindi in possesso del cosidetto “biglietto” che attestava la presentazione della relativa domanda.
Per via di una palese lacuna dell’ordinamento italiano, tuttavia, questo ‘biglietto’, a differenza di chi propone domanda di protezione internazionale, non è equiparato al permesso di soggiorno provvisorio e non permette di fare domanda di residenza anagrafica.
Siamo di fronte perciò ad una situazione che ha del paradossale, e che interessa diverse centinaia di migliaia di immigrati sul territorio italiano: perché se chi è in possesso del biglietto non avrebbe titolo per poter soggiornare sul territorio, proprio perchè non ha un permesso di soggiorno provvisorio, dovrebbe essere espulso: proprio nello stesso momento in cui la Repubblica Italiana sta vagliando la sua domanda di protezione speciale e quindi di potenziale inespellibilità.
Insomma, si tratta palesemente di un assurdo che evidenzia non solo la differenza di trattamento tra chi ha ha richiesto la protezione internazionale e chi ha richiesto il permesso di soggiorno, ma che ricade inevitabilmente anche sui diritti fondamentali della persona.
Il ricorso proposto dal coordinatore della sede di Avvocato di strada di Latina, Avv. Emanuele Petracca ha portato la situazione all’attenzione dell’autorità giudiziaria.
Il Tribunale, rilevata quindi la manifesta lacuna nell’ordinamento, in applicazione analogica, ai sensi dell’art. 14 delle preleggi, ha dato ragione alle nostre tesi, concludendo “che la ricevuta della domanda di protezione spceiale consegnata allo straniero richiedente equivalga ad un permesso di soggiorno provvisorio”.
Da ciò ne consegue dunque anche il diritto ad ottenere l’iscrizione anagrafica.
Ci auguriamo che questa sentenza possa essere da esempio e che questa lacuna possa essere al più presto colmata.