Il progetto “Diritti ai margini”, cofinanziato dalla Fondazione Cariverona, si inserisce nel più ampio contesto della lotta alla povertà, promuovendo l’integrazione sociale e culturale delle persone senza dimora.

L’iniziativa nasce dalla volontà di innescare un cambiamento sociale radicale, attraverso interventi mirati e strutturati che coinvolgano i diversi attori sociali: le persone in stato di marginalità nel loro rapporto con le istituzioni, con gli operatori del terzo settore, con i giovani, con il singolo cittadino.

Sul presupposto che nel 2020 rapportarsi con il tema della povertà vuol dire affrontarlo su ampia scala, ponendo sul tavolo della discussione innanzitutto il problema culturale che sta alla base della tematica.

 

Descrizione

Il progetto intende migliorare la presa in carico delle persone senza dimora da parte dell’Associazione e favorire il lavoro coordinato con le altre realtà del territorio, pubbliche e del privato sociale, nell’erogazione dei servizi agli assistiti. Il progetto si declina nelle cinque seguenti azioni.

La prima azione “Diritti agli sportelli e Caffè e Diritti” promuoverà percorsi di tutela legale per persone senza dimora attraverso due attività: in primo luogo, quella di consulenza e assistenza legale gratuita, già in atto e che proseguirà presso i cinque sportelli di Verona ampliandosi con l’apertura di un sesto sportello “itinerante” (effettuato appoggiandosi alla attività di consegna pasti notturna della Ronda della Carità); in secondo luogo, l’organizzazione di corsi di autodifesa giuridica presso le mense della carità, per prevenire la violazione dei diritti tramite la condivisione dei rudimenti elementari dell’ordinamento giuridico e lo svolgimento di sessioni di domande/risposte con gli assistiti stessi.

La seconda azione “Tavoli tecnici a domicilio” intende strutturare dei tavoli mensili di incontro, dialogo e co-progettazione con i funzionari che gestiscono i principali servizi di bassa soglia di Verona (Anagrafe, Sportello Unico Accoglienza, Ufficio immigrazione della Questura, Prefettura), portando loro i casi legali critici emersi ai nostri sportelli, proponendo una presa in carico condivisa: i volontari avvocati gestiranno gli aspetti legali sbloccando la situazione giuridica, e i servizi di contatto patrocineranno percorsi di integrazione assicurando una prosecuzione del percorso rigenerativo anche dopo la risoluzione del blocco giuridico.

La terza azione “Guida “Dove Andar Per…” edizione 2020” è invece un aggiornamento della precedente edizione della medesima guida, che raccoglie i servizi del territorio offerti alle persone senza dimora ed agli indigenti al fine di rendere più agevole la fruizione di detti servizi.

La quarta azione “Coinvolgimento dei giovani nelle attività di tutela legale degli ultimi” mira a coinvolgere i giovani nel cambiamento sociale tramite la realizzazione di laboratori nelle scuole di Verona nonché il coinvolgimento protetto e diretto degli studenti nelle attività di sportello e nei corsi di autodifesa giuridica; questa attività si fonda su una tesi di partenza: i giovani sono le risorse portatrici di progettualità future nell’ambito della solidarietà sociale e il cambiamento, se vogliamo avvenga, non può che coinvolgere innanzitutto loro.

La quinta azione “Cena dei diritti” ha invece come target il singolo cittadino: si tratta di una cena vera e propria, con la peculiarità che ognuno dei tavoli apparecchiati tratterà una tematica giuridica specifica affrontata dall’associazione. L’obiettivo è quello di creare un momento conviviale di condivisione tra i partecipanti e gli avvocati volontari, raccontando le storie delle persone che si rivolgono ai nostri sportelli e le problematiche giuridiche che devono affrontare per poter uscire dalla strada. La Cena dei Diritti rappresenta quindi un’occasione di sensibilizzazione e informazione al fine di destrutturare gli stereotipi che ancora oggi gravano sulle persone senza dimora, italiane e straniere, a causa della poca consapevolezza dei reali motivi che portano una persona a vivere in strada.   

 

Obiettivi

Attraverso le cinque azioni il progetto si propone, nei 12 mesi di attività, di potenziare l’attività rivolta alle persone senza dimora nella città di Verona e di raggiungere i seguenti obiettivi specifici:

  • l’apertura del sesto sportello legale nella città di Verona, la prosecuzione del lavoro dell’operatore di sostegno di Verona che si occuperà della segreteria dei 6 sportelli, del sostegno ai volontari per l’orientamento e il supporto degli assistiti, dell’acquisto della dotazione della strumentazione informatica mancante per il corretto e funzionale svolgimento dell’attività legale gratuita e volontaria in tutte le sedi;
  • l’organizzazione a Verona di corsi di autodifesa giuridica rivolti alle persone senza dimora per diffondere la consapevolezza dei diritti e prevenirne la violazione;
  • l’istituzione di tavoli mensili di dialogo e confronto tra le realtà operanti nelle istituzioni di Verona
  • l’aggiornamento e la pubblicazione di una guida di orientamento ai servizi attivi per i senza fissa sul territorio veronese;
  • la realizzazione di laboratori negli istituti superiori di Verona ed il coinvolgimento protetto e diretto degli studenti nelle iniziative di sensibilizzazione sulla marginalità;
  • l’organizzazione della Cena dei diritti, e di altri incontri di informazione e sensibilizzazione sui temi giuridici legati alla marginalità, rivolti alla cittadinanza.

 

Durata 
Il progetto ha una durata di 12 mesi.
Anno 2020/2021

“Diritti ai margini” è un progetto cofinanziato dalla Fondazione Cariverona.