Migranti nel limbo

Perché in strada ci sono così tanti stranieri? E chi sono?

Purtroppo non è possibile parlare di fenomeno migratorio in Italia in modo totalmente scollegato dal tema delle persone senza dimora poiché si tratta di argomenti che si intersecano a vicenda.

Già nel 2015 il primo censimento delle persone senza dimora realizzato da Istat in collaborazione con Caritas, Fiop.sdd, Avvocato di strada e le principali realtà che in Italia si occupano di persone senza dimora, presentava in modo netto la correlazione tra l’essere una persona straniera e la condizione di forte marginalità sociale.

Nello specifico nel 2014 gli stranieri senza dimora costituivano il 60% delle 50.724 persone senza dimora stimate sul territorio nazionale: percentuale già in netto aumento rispetto agli anni precedenti.

Le indagini e le pubblicazioni prodotte sulle persone straniere che vivono in strada da realtà come Fio.psd e Feantsa sottolineano l’esistenza di una distinzione in due categorie di persone.

1) La prima è costituita dai cittadini stranieri titolari di protezione internazionale, che potendo essere inseriti in molteplici progetti e strategie di accompagnamento vengono guidati verso l’inserimento sociale.

2) La seconda invece ricomprende una molteplicità di situazioni in quanto composta da stranieri che sono fuoriusciti dal sistema di accoglienza al termine del percorso, sia con esito negativo che positivo,  titolari o ex titolari di protezione umanitaria, richiedenti asilo con ricorso pendente avverso il diniego, irregolari e soggetti in varie condizioni, dal punto di vista del titolo di soggiorno, maggiormente precarie o incerte.

Questo secondo gruppo di persone è quello preponderante all’interno dell’alveo delle persone senza dimora.

Si tratta di una categoria che, come gran parte delle persone senza dimora, presenta fragilità serie e complessi percorsi di vita a cui si accompagnano bisogni vari: abitativo, legale, esigenze primarie di vita, necessità psicologiche e sanitarie.

A questa condizione già particolarmente vulnerabile si aggiungono le difficoltà relative al superamento delle barriere linguistiche e la necessità di un percorso di integrazione, e non solo reinserimento, sociale.

In tale contesto l’uscita dalla condizione di persona senza dimora per un migrante è ancora più difficoltosa perché spesso la complessità stessa che caratterizza la situazione crea un circolo vizioso che dalla mancanza di iscrizione anagrafica e di un domicilio porta all’impossibilità di rinnovo dei documenti e quindi l’impossibilità a trovare un lavoro regolare che a sua volta sarà di ostacolo ad una regolarizzazione successiva.

Altro aspetto da tenere in considerazione è l’accesso ai servizi assistenziali, quali mense, dormitori, servizi sociali pubblici, per le persone migranti. Infatti, se in linea generale i servizi per le persone senza dimora sono indirizzati a tutti coloro che si trovano in condizioni di forte disagio abitativo e sociale, e pertanto anche ai migranti anche se privi dello status legale, l’accesso per questi ultimi è particolarmente complesso e in concreto non sempre possibile.

Il sostegno di queste persone è affidato quindi per lo più al settore del non profit e al mondo del volontariato, che maggiormente riescono ad adattare e mutare il proprio operato sulla base dei bisogni e le necessità che si ritrovano a dover fronteggiare lavorando direttamente sul campo. Tuttavia, anche in questo caso alcuni enti si ritrovano a poter erogare servizi solo per migranti regolari o solamente per sottocategorie specificatamente determinate, anche a causa di limitazioni  imposte da accordi con enti pubblici.

Questi sono solo alcuni accenni a singole problematiche che investono un tema ampissimo, ma possono essere utili per ribadire quanto sarebbe importante trattare il fenomeno migratorio per quello che è realmente, ossia un fenomeno strutturale nel nostro Paese.

Solo in questo modo sarebbe possibile affrontare le singole problematiche esistenti ed elaborare percorsi che permettano effettivamente di costruire percorsi di uscita dalla condizione di precarietà e marginalità propria dei migranti senza dimora.


Dott.ssa Carlotta Gregori
Volontaria Avvocato di strada

WEBINAR

Per approfondire il tema puoi rivedere il webinar “L’intervento per le persone migranti in condizioni di grave marginalità” organizzato da fio.PSD sul tema dell’accesso ai servizi per le persone senza dimora

 

Con il contributo della Fondazione Haiku Lugano