FONTE: Redattore sociale – “All’inizio i colleghi erano scettici, eravamo guardati con sospetto come se fossimo solo a caccia di clienti facili, ma ben presto il mondo legale foggiano si è reso conto che il nostro è un modo per nobilitare la professione”. Racconta così l’arrivo degli “avvocati di strada” a Foggia il legale Massimiliano Arena, che si occupa di famiglia, minori e diritto dell’immigrazione, ed è stato giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Bari. Arena è tra i fondatori dello sportello “Avvocato di strada” di Foggia, nato nell’aprile del 2005, il primo della Puglia. Da un anno lo sportello si chiama “Stefania Barattoli”, in memoria di una delle fondatrici che ora non c’è più. All’associazione collaborano circa una decina di avvocati, tra penalisti e civilisti, che si alternano allo sportello oppure offrono consulenza dallo studio. Si recano un’ora a settimana alla stazione di Foggia, dove già operano i “Fratelli della stazione”, giovani volontari che la sera aiutano i senzatetto che vivono tra i binari e la sala d’aspetto.

“Per questioni deontologiche non forniamo assistenza in tribunale, in questi casi indirizziamo chi ha bisogno verso avvocati che esercitano il gratuito patrocinio – spiega ancora Arena –. Lo facciamo anche per tenere lontani quei colleghi che potrebbero pensare che questo sia un modo per procacciarsi clienti facili”. I problemi che si trovano ad affrontare sono legati soprattutto ai permessi di soggiorno, oppure a multe o piccoli episodi di illegalità. Ma ci sono anche molti italiani che hanno perso il lavoro e la famiglia a causa della crisi e ora si arrangiano come possono. Gli avvocati di strada foggiani si occupano soprattutto della piaga dei braccianti agricoli che affligge la Puglia, durante la stagione della raccolta del pomodoro. “Noi siamo la terra che porta i pomodori su tutte le tavole italiane – spiega Arena –. I braccianti qui sono trattati spesso in maniera disumana. Ci occupiamo delle loro condizioni e del recupero crediti”. Il sogno degli avvocati di strada foggiani è quello di diventare uno sportello ambulante. Sperano di raccogliere i fondi necessari per comprare un camper che giri tra i campi offrendo assistenza a chi vi lavora senza alcuna tutela.

La voglia di aiutare gli altri è la molla che ha fatto avvicinare Massimiliano Arena alla professione. “La spinta a realizzare il mio sogno di diventare avvocato è stata proprio l’idea di poter aiutare gli altri – racconta –. Nell’immaginario comune sono i medici che salvano le vite, ma credo che anche gli avvocati possano farlo”. L’incontro con l’organizzazione è stato un vero colpo di fulmine, sebbene casuale. Dopo la lettura del libro di John Grisham “Avvocato di strada”, Arena fa una breve ricerca su internet e scopre l’associazione Piazza Grande di Bologna, che ha dato vita al progetto di consulenza legale. Un incontro con il fondatore, l’avvocato Antonio Mumolo, e nel giro di pochi mesi nasce il primo sportello pugliese. “Mi sono sempre ritenuto molto fortunato – racconta ancora Arena –. Mi sembra quindi scontato aiutare chi ha bisogno”. Così come farà tra dieci giorni, quando lascerà tutto, casa, lavoro e affetti, e si trasferirà per un anno in Bolivia al seguito della missione di volontariato Operazione Mato Grosso. (Francesca Bussi)

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