FAQ Come aprire un conto corrente di base per richiedenti asilo

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Molto spesso, purtroppo, l’apertura di un conto corrente di base per i richiedenti asilo risulta essere una corsa ad ostacoli, così come è accaduto per un nostro assistito, Ali.

Quella di Ali è solo una delle tante storie di persone che, pur avendo un permesso di soggiorno, non possono lavorare perché non riescono ad aprire un conto corrente a causa di impedimenti burocratici.

Di seguito abbiamo provato a rispondere alle domande più comuni sul conto corrente di base.

Cos’è un conto corrente?

Il conto corrente è uno strumento per la gestione del denaro. Si identifica tramite delle coordinate bancarie IBAN (International Bank Account Number).

È utile per collocare i propri risparmi, ricevere lo stipendio e il pagamento delle prestazioni sociali ed effettuare diverse operazioni, tra cui i bonifici bancari.

Il servizio è fornito da istituti bancari o da Poste Italiane S.p.a..

Cos’è un conto corrente di base?

È un conto corrente messo a disposizione per le fasce economicamente più fragili della popolazione, che fornisce la possibilità di effettuare un numero definito di operazioni fondamentali, pagando un canone annuo o in alcuni casi gratuitamente.

Chi fornisce il servizio?

Sono tenuti ad offrire un conto di base le banche, la società Poste Italiane S.p.a e gli altri prestatori di servizi di pagamento abilitati.

 

Chi può richiederlo?

Hanno diritto ad aprire un conto di base tutti i consumatori soggiornanti legalmente nell’Unione Europea, senza discriminazioni e a prescindere dal luogo di residenza.

 

Chi sono i “consumatori soggiornanti legalmente nell’Unione Europea”?

Chiunque abbia il diritto di soggiornare in uno Stato membro dell’Unione europea secondo le regole stabilite dal diritto dell’Unione o dal diritto italiano.

Sono compresi anche i consumatori senza fissa dimora e i richiedenti asilo.

 

Per richiedere un conto di base è necessario esibire un certificato di residenza?

No.

Quali sono i documenti necessari per aprire un conto di base?

Per aprire un conto di base è necessario presentare il codice fiscale (anche numerico) e un documento identificativo.

 

Per aprire un conto di base è indispensabile presentare una carta di identità?

No, se si dispone di un altro documento che permetta l’identificazione del soggetto.

 

Il permesso di soggiorno per richiesta di asilo può essere considerato “documento identificativo”?

Sì, il permesso di soggiorno è equiparato a un documento di riconoscimento quindi può essere presentato ai fini dell’apertura di un conto di base.

 

La ricevuta attestante la presentazione della domanda di protezione internazionale rilasciata al momento della verbalizzazione della domanda può essere considerata “documento identificativo”?

Sì, tale tipo di ricevuta equivale, ai fini dell’apertura del conto, al permesso di soggiorno “giallo” ed è equiparata ad un documento di riconoscimento se:

  • è in corso di validità;
  • è munita di fotografia del titolare;
  • è rilasciata da un’amministrazione dello Stato;
  • indichi il nome e la data di nascita del richiedente.

 

L’attestato nominativo per richiedenti protezione internazionale rilasciato dalla Questura in caso di trattenimento nei centri di permanenza temporanea, può essere considerato “documento identificativo”?

No, non può essere considerato un documento idoneo per l’identificazione della clientela.

 

In quali casi la richiesta può essere rifiutata?

La richiesta può essere rifiutata:

  • se il soggetto non abbia diritto di soggiornare sul territorio dell’Unione Europea;
  • se il soggetto sia già titolare in Italia di un conto di pagamento che gli permetta di svolgere le medesime operazioni del conto di base.

 

Se si è già titolari di un conto corrente in Italia che permetta di svolgere le medesime operazioni del conto base, è possibile aprire un conto base?

No, salvo che:

  • non si effettui un trasferimento del conto;
  • il consumatore dichiari di aver ricevuto comunicazione dal proprio prestatore di servizi di pagamento che il conto verrà chiuso.

 

Cosa fare nel caso in cui la banca o Poste Italiane S.p.a. neghi l’apertura di un conto di base ad un richiedente asilo sprovvisto della carta d’identità?

Il permesso di soggiorno per richiesta asilo e la ricevuta attestante la presentazione della richiesta di protezione internazionale costituiscono validi documenti di riconoscimento: l’eventuale rifiuto di apertura del conto a chi presenti questi documenti in sostituzione della carta d’identità, non è legittima.

Una circolare del 19 aprile 2019 di ABI (Associazione Bancaria Italiana) e la comunicazione interna n. 129 di Poste Italiane hanno riconosciuto come validi documenti di identificazione il permesso di soggiorno per richiesta asilo e la ricevuta attestante la presentazione della richiesta di protezione internazionale. La stessa conclusione è stata espressa in una Pec di risposta ricevuta dall’Ufficio reclami di Poste italiane e nell’ordinanza del Tribunale di Roma n. 64733/2020.

Si consiglia quindi di stampare le informative di ABI e Poste italiane, la Pec, l’ordinanza e il testo dell’Art. 126 – noviescdecies del Testo Unico Bancario e di recarsi alla filiale bancaria o delle poste insistendo per l’apertura del conto corrente di base.

Il conto base ha un costo?

Sì, è previsto il pagamento di un canone annuo, il cui ammontare dipende dall’ente presso cui si vuole aprire il conto. Generalmente il costo si aggira intorno a 30 € all’anno.

È possibile accedere al conto di base gratuitamente?

Possono accedere al conto di base, senza spese, i consumatori il cui ISEE in corso di validità sia inferiore ad euro 11.600,00.

Quali operazioni sono incluse nel pagamento del canone annuo?

Le operazioni incluse sono individuabili nella seguente tabella.

Chi ha diritto a trattamenti pensionistici e ha un reddito superiore a 11.600,00, può accedere gratuitamente al conto di base?

Sì, gli aventi diritto a trattamenti pensionistici fino all’importo lordo annuo di € 18.000,00 hanno diritto a chiedere l’apertura di un conto di base gratuito per la tipologia di servizi e il numero di operazioni previsti dalla seguente tabella.

Sono previste aperture di credito e “scoperti” nei conti di base?

No, non possono essere concesse aperture di credito né sconfinamenti, non è quindi possibile andare in rosso.

È possibile fare altre operazioni oltre quelle previste dalla tabella?

Sì, ma ogni operazione in più dovrà essere pagata.

Il consumatore può recedere dal conto di base?

Il consumatore ha sempre facoltà di recedere dal contratto relativo al conto di base senza penalità e senza spese di chiusura.

Il prestatore dei servizi (quindi la banca o Poste italiane s.p.a.) può recedere dal contratto relativo al conto di base?

Sì, ma solo in presenza di una o più delle seguenti condizioni:

  • il consumatore ha usato intenzionalmente il conto per fini illeciti;
  • se alla data del 31 dicembre il conto risulta incapiente e non movimentato per oltre 24 mesi consecutivi su ordine o su iniziativa del consumatore, salvo che quest’ultimo provveda al ripristino dei fondi;
  • l’accesso al conto di base è stato ottenuto dal consumatore sulla base di informazioni errate, determinanti per ottenerlo;
  • il consumatore non soggiorna più legalmente nell’Unione europea;
  • il consumatore, successivamente al conto di base, ha aperto in Italia un altro conto di pagamento che gli consenta di utilizzare i servizi forniti dal conto di base.

Pagina a cura di Margherita Iaffaldano