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A volte quelli che ci difendono non portano la toga. Non hanno targhette dorate e altisonanti fuori dal loro portone, non hanno segretarie a cui chiedere un appuntamento. A volte, la giustizia o la richiesta di giustizia si siedono ad aspettare il loro turno in una stanza di via de' Malcontenti 3. Lì, in un piccolo appartamento che somiglia nelle fattezze ad un ambulatorio (e non è solo una similitudine perché anche lì si va in un certo senso per smettere di stare male o per "essere curati") c'è un posto speciale, si chiama "Avvocato di strada". Uno di questi avvocati è Serena. Lei viene da Ravanusa, un piccolo paese di 11.000 abitanti in provincia di Agrigento, vicino al mare. Sogna di fare l'avvocato da quando è bambina e crescere in Sicilia l'ha abituata a riconoscere le ombre, a scavare in profondità per capire le ragioni delle cose che non hanno ragioni. Così, quando arriva a Bologna per frequentare Giurisprudenza, sa che non si accontenterà di studiare, ma che dovrà usare da subito quegli strumenti per portarli dentro la disperazione, dentro le storie in cui la giustizia non entra. "Fare servizio ad Avvocato di strada mi fa vedere ogni giorno una realtà che non sapevo esistesse. Da noi vengono le persone senza dimora per chiedere assistenza legale, ma il loro profilo non corrisponde sempre a come il nostro immaginario se le è dipinte. Vengono persone che la separazione e l'obbligo di mantenimento ha ridotto improvvisamente in uno stato di povertà, vengono migranti che dopo il Decreto Salvini non sanno neppure di trovarsi in uno stato di irregolarità." Serena, insieme agli altri volontari e allo staff di avvocati che lavora gratuitamente alle cause, cerca di ricucire la storia di questi assistiti dall'inizio, li aiuta burocraticamente, e prova ad intreprendere un dialogo. "Quando arrivano da noi sono diffidenti, perché in un modo o nell'altro la vita li ha traditi, sapere che noi li vogliamo aiutare gratuitamente è una cosa che li spiazza." Da grande Serena vorrebbe diventare un avvocato "importante", per gli altri, e non nel senso capitalistico del termine. Per ora è laureanda e sta preparando una tesi sul Diritto all'abitare dei migranti. Auguri🎈

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