La persona era stata multata dalla Polizia Municipale mentre da Bologna si stava recando in un paese della provincia alla ricerca di una soluzione alloggiativa. Uno spostamento che era stato considerato del tutto illegittimo ed in violazione alle misure di contenimento COVID-19.
Nel ricorso, gli avvocati di strada Antonio Mumolo e Paola Pizzi hanno dimostrato che la persona ricorrente si trovava in strada perché non aveva una casa ed era alla ricerca di un luogo, più sicuro per la propria salute rispetto ad un dormitorio, dove vivere durante i mesi di lockdown senza rischi di contagio.
Il Prefetto, considerate le circostanze e alla luce dei rilievi avanzati dalla nostra associazione, ha ritenuto lo spostamento legittimo ai sensi della normativa COVID e, pertanto, ha ordinato l’archiviazione della violazione.
La decisione del Prefetto è un grande sollievo per la persona da noi assistita, che era stata ingiustamente multata solo perché non aveva una casa e che non avrebbe avuto nessuna possibilità economica di pagare una multa onerosa che si sarebbe moltiplicata in breve tempo.
“Quando erano state decise le sanzioni per chi veniva trovato in strada durante il lockdown avevamo denunciato la situazione paradossale in cui si sarebbero trovate le persone senza dimora con la campagna “Io resto a casa. E se una casa non ce l’ho?”. Eravamo stati facili profeti e in poche settimane erano fioccate multe e denunce a tantissimi senza tetto in tante città italiane. Siamo molto soddisfatti per il risultato di oggi – concludono Antonio Mumolo e Paola Pizzi – e ci auguriamo che vengano annullate tutte le multe analoghe fatte a chi viveva in strada durante l’emergenza Covid”.
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