Si è svolto a Roma il 20 settembre u.s., presso la sede nazionale dell’ANCI, il Workshop del Progetto pilota europeo sul reinsediamento dei rifugiato T.O.R.R.E. – Transnational Observatory for refugee’s Resettlement in Europe. Presenti al tavolo il Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione Prefetto Angela Pria, lo SPRAR nella persona del direttore centrale Daniela Di Capua, i rappresentanti di Avvocato di strada, UNHCR, ANCI, CIR, Caritas Italiana, Regione Emilia-Romagna e del soggetto capofila del partenariato europeo, il Consorzio Nova onlus.
Il Presidente del Consorzio nazionale NOVA Vincenzo Castelli ha presentato lo stato di avanzamento del progetto ed è stata restituita ai soggetti istituzionali che hanno partecipato alla parte italiana della ricerca europea una anteprima del survey TORRE, che ha analizzato le esperienze pilota di reinsediamento condotte negli anni scorsi in Italia.
Pur non figurando l’Italia tra i paesi europei che hanno manifestato la volontà di partecipare stabilmente ai programmi europei di reinsediamento, tra gli anni 2007 e 2010 sono stati circa 330 i rifugiati giunti in Italia attraverso 4 distinti programmi ad hoc di reinsediamento realizzati in Lazio, Campania e Calabria per una spesa complessiva di oltre 5 milioni di euro.
Lo studio ha raccolto e sistematizzato dati e testimonianze sulle 4 esperienze italiane di reinsediamento allo scopo di poterle confrontare con altre esperienze similari europee e poterne valutare esiti, efficacia ed impatto rispetto al più generale impegno dell’Europa e dell’Italia nel quadro delle politiche di accoglienza e di Asilo e in risposta alle esigenze di solidarietà internazionale rispetto alle emergenze umanitarie provenienti dalle aree di crisi del Mediterraneo e del Nord Africa.
Il Prefetto Angela Pria, Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno nel suo partecipato intervento ha ribadito l’importanza e la bontà del Resettlement nel quadro delle risposte a determinate e specifiche esigenze di protezione. Così come ha sottolineato l’esigenza di analizzare e valutare tali esperienze nel quadro complessivo delle pressioni cui l’Europa in generale, e alcuni suoi Membri in particolare tra cui certamente l’Italia, devono far fronte per rispondere adeguatamente alle emergenze e alla tutela e riconoscimento dei diritti internazionalmente riconosciuti a profughi e rifugiati che numerosi scelgono le nostre coste per scampare a guerre e fame. L’Italia, poi, sconta particolarmente una debolezza che gli deriva da un sistema di Welfare in grave affanno e difficoltà, così come anche l’assenza di una normativa ad hoc sul Resettlement. Il Prefetto Pria ha sottolineato inoltre come l’impegno prioritario del nostro paese resta quello di andare oltre la mera assistenza quanto piuttosto verso politiche di vera integrazione, dimensione nella quale il Ministero dell’Interno ritiene di dover concentrare i suoi sforzi nelle sue politiche di accoglienza e di Asilo, e ha posto l’enfasi sulla necessità che Rifugiati e richiedenti Asilo devono essere accompagnati ad un reale processo di autonomizzazione, a “prendere in mano la propria vita nel più breve tempo possibile”.
Sulla stessa linea, gli interventi di Luca Pacini, responsabile welfare di ANCI Italia, che ha ricordato come “i Comuni siano l’ultimo anello coinvolto nei processi di accoglienza e integrazione, sottolineando invece come, nelle esperienze di reinsediamento, proprio le comunità territoriali sono state la cartina di tornasole con cui valutare queste esperienze” e di Daniela Di Capua – Direzione centrale SPRAR, che ha sottolineato l’importanza di inserire nella procedura di Resettlement la definizione di un patto iniziale che informi sulle condizioni in ingresso e in uscita del percorso per i rifugiati. Così come anche l’esigenza di una più attenta e partecipata scelta dei luoghi di accoglienza e della loro adeguatezza ai gruppi di Rifugiati che si decide di re insediare.
Fabiola Conti, UNHCR – ha richiamato l’attenzione sulla straordinaria generosità del Governo italiano nelle esperienze realizzate e ha sottolineato l’importante valore del Reinsediamento quale soluzione che ha permesso e permette di salvare delle vite umane.
In chiusura è stato presentato ai presenti il programma della Conferenza finale di progetto che si terrà a Bologna il 12 novembre 2013, con la presentazione ufficiale del Rapporto di Ricerca europeo ed è stata lanciata la proposta di costituire un tavolo permanente di confronto sul Resettlement in Italia al quale i presenti si sono dichiarati interessati e disponibili.
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