Una valigia piena di ricordi
Sono arrivata alla fine di questo anno di Servizio Civile: da una parte, mi sembra che questi mesi in Associazione siano volati, dall’altra, ripensando a quelle prime giornate di ottobre passate insieme a tutti ragazzi del SC, mi sembra che sia passato tantissimo tempo. Quante cose sono cambiate nella mia vita personale, nel mio modo di relazionarmi con gli altri, quanti volti e quanti sguardi ho incrociato in questi mesi che mi hanno fatto riflettere e rattristare, sorridere e divertire.
Mi piacerebbe riuscire a ricordarli tutti, ma sono sicura che sono lì, nella valigia che ho aperto dodici mesi fa e che mi porterò dietro per sempre.
Un po’ di nostalgia mi assale al pensiero che non dovrò più salire tutti i giorni le scale di Via Malcontenti 3, ed incontrare le persone meravigliose che ogni giorno lavorano tanto (molte volte ho pensato anche troppo) perché credono nella possibilità di realizzare una vita più equa e civile per tutti. Anche per coloro che molti considerano troppo sporchi, troppo matti, troppo maleducati per avere diritto ad un’esistenza migliore.
La passione di chi lavora ogni giorno per Avvocato di strada è stata il motore che mi ha spinta ad andare avanti, a continuare a svolgere il mio servizio civile nonostante avrei potuto trovare un lavoro più retribuito e forse emotivamente meno impegnativo, perché é ciò che avevo scelto di fare quando mi sono candidata per svolgere il servizio civile in Associazione: mettermi al servizio dei più deboli.
Arrivata a questo punto sono certa che il mio percorso da Avvocato di strada continuerà, certamente sarà diverso, ma non per questo meno intenso e profondo.
Ringrazio l’Associazione Avvocato di strada per avermi aiutata a mettermi nei panni di molte persone, povere ed escluse, per avermi dato la possibilità di provare ad aiutarle e per avermi dato la conferma che un mondo migliore lo possiamo creare tutti noi.
Grazie di cuore!
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