Stasera si celebra il “Welcome Day” di Avvocato di strada, porte aperte ad avvocati, praticanti, studenti di giurisprudenza che vogliono diventare gli avvocati di strada del domani!
Si celebra questa sera il ‘Welcome Day’ degli Avvocati di Strada di Foggia!
In cerca di volontari per assistere gli ultimi
“Sei un avvocato, un praticante, un tesista alla Facoltà di Giurisprudenza? Vuoi regalare un’ora della settimana e della tua professionalità a chi vive per strada? Vienici a trovare, conosciamoci… Potresti entrare a far parte dello studio legale più grande d’Italia (nonché quello che fattura di meno)”. E’ così che gli Avvocati di Strada di Foggia provano ad attirare aspiranti legali desiderosi di mettere a disposizione degli ultimi, dei poveri, dei migranti, dei senzatetto, le loro competenze giuridiche senza intascare un euro. La conoscenza di norme, cavilli, leggi per difendere i più deboli, per provare a restituire a chi vive ai margini della vita e della strada i diritti ormai persi. Stropicciati, che neanche si immagina di avere. Come quello della residenza anagrafica, la via fittizia ma produttrice di diritti fondamentali come il voto, una eventuale pensione, l’assistenza sanitaria. Per questo, quella di oggi, è stata ribattezzata il ‘Welcome Day’ degli Avvocati di Strada di Foggia!
DALLA PARTE DEGLI ULTIMI L’appuntamento è all’Help Center, sito presso la stazione ferroviaria di Foggia, alle ore 20.30. Obiettivo: trovare nuovi volontari da inserire nelle file del pool di legali che si battono per chi non può beneficiare del gratuito patrocinio a spese dello Stato in quanto privo del requisito della residenza anagrafica. Nel 2011 furono 484 le persone che si rivolsero allo sportello. Diritto alla residenza e al lavoro, sanzioni ‘contro la povertà’, fogli di via, padri separati che finiscono in strada, decreti di espulsione, permessi di soggiorno, richieste di asilo politico, sfratti. Sono solo alcune delle cause seguite dagli Avvocati di Strada. Anche se la maggior parte delle richieste arriva dai migranti che denunciano situazioni di sfruttamento lavorativo, problematiche per ottenere il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno, e difficoltà nell’ottenere lo status di rifugiati politici. Ma proprio perché è in aumento il numero delle persone che – anche a causa della grave crisi economica che sta colpendo l’Italia – è finita in strada, servono più volontari, più avvocati, più persone con il desiderio di mettersi a disposizione degli altri senza chiedere nulla in cambio. Specialmente soldi. Per questo, Antonio Mumolo, presidente nazionale degli Avvocati di Strada, ripete spesso: “Siamo il più grande studio di avvocati d’Italia, e quello con il fatturato più basso!”.
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