Strade di legalità

“Strade di legalità” è un progetto che i volontari di Avvocato di strada Milano propongono agli Istituti Tecnici e Professionali e ai Licei delle Scienze Sociali del Comune di Milano. Nel corso dell’anno scolastico 2018/2019 il progetto si è sostanziato in tre incontri con gruppi formati da due o tre classi ciascuno, per un totale di circa 150 studenti dell’I.I.S. “C. Cattaneo”.

Il progetto è nato per sensibilizzare gli studenti più giovani alle tematiche che ruotano intorno al fenomeno della “homelessness” con un focus particolare sul grave problema della perdita di alcuni dei più importanti diritti costituzionali che consegue a tale condizione. Attraverso un incontro interattivo e dall’impostazione anche pratica, si è dunque cercato di accrescere la consapevolezza rispetto al problema dell’emarginazione sociale, andando a definire meglio chi sono le persone senza dimora, quali sono le cause scatenanti del fenomeno e quali le maggiori difficoltà incontrate in tema di protezione dei diritti fondamentali.

Più dettagliatamente, ciascun incontro si è aperto con un una breve introduzione relativa alla nostra Associazione, presentandone la storia, il curriculum, gli obiettivi e le attività principali. A seguire, è stato chiesto agli studenti di scrivere su un foglio ciò che veniva loro in mente pensando alla domanda “chi sono le persone senza dimora?”; i biglietti sono stati ritirati, letti, analizzati e commentati insieme, al fine di definire gli utenti della nostra associazione e quali sono le principali problematiche legate alla loro condizione. I ragazzi si sono dimostrati assai partecipativi e interessati e i feedback raccolti assai vari, tutti però accomunati dall’idea di “privazione” che le persone senza dimora richiamano: senza casa, senza lavoro, senza amici, senza famiglia.
Ricollegandosi agli spunti assai interessanti che sono risultati, una nostra volontaria ha approfondito il discorso relativo ai diritti costituzionalmente garantiti che più frequentemente vengono negati a quanti vivono in strada, volendo sottolineare quanto sia importante il diritto alla residenza quale precondizione per il godimento di molti altri diritti.
Il momento che più ha suscitato attenzione è però stato quello dedicato alle testimonianze da parte dei volontari dell’associazione, i quali hanno condiviso alcune storie di utenti incontrati durante la propria attività. Le storie, tutte molto diverse tra di loro, sono state scelte per dimostrare come chiunque possa finire per strada, a causa di una tragedia, della perdita del lavoro, del mancato supporto dei propri familiari, cercando così di smentire i più comuni stereotipi che vedono nel “clochard” una persona pigra, destinata alla miseria o che volontariamente scelto quello stile di vita. Ciascun incontro si è poi concluso con un momento riservato alle domande e alle riflessioni dei ragazzi.