“È ufficiale. Con l’approvazione della legge avvenuta ieri a Palazzo Madama si è verificato quello che temevamo: il governo ha deciso di tagliare fuori dal reddito di cittadinanza tutte le persone che non hanno una residenza e che vivono in strada”. Così Antonio Mumolo, presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus che nelle scorse settimane aveva più volte rivolto appelli al Governo perché fosse cambiata la legge”.
“Gli emendamenti che avevamo proposto insieme alla Fiopsd per estendere anche alle persone che vivono in strada il reddito di cittadinanza NON sono stati accolti. Per ricevere il reddito di cittadinanza – sottolinea Mumolo – occorrerà avere avuto 10 anni di residenza, di cui gli ultimi 2 consecutivi. Dunque tutte le persone senza dimora e quindi senza residenza non potranno neanche fare la domanda”.
“La nostra battaglia – conclude Mumolo – non finisce qui e nei prossimi giorni una petizione diretta al Governo perché ascolti le nostre proposte e faccia un passo verso gli ultimi, persone totalmente dimenticate da una legge nata per “abolire la povertà”.
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