La legge di bilancio 2023 è intervenuta con diverse misure a sostegno del reddito, revisionando e riordinando la materia degli ammortizzatori sociali con alcune significative modifiche. 

In particolare, è stata introdotta una nuova misura a sostegno del reddito grazie alla costituzione del Fondo per la sperimentazione del Reddito Alimentare istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con gli obiettivi di supportare le persone in condizione di povertà assoluta e cercare di ridurre, al contempo, lo spreco alimentare.

Come funzionerà il reddito alimentare

Innanzitutto, è utile fin da subito sottolineare che il Reddito Alimentare è stato introdotto in via sperimentale e che la stessa legge di bilancio 2023 ha demandato al Ministro del lavoro e delle politiche sociali il ruolo di definire in concreto le modalità di attuazione, la platea dei beneficiari, nonché le forme di coinvolgimento degli enti del Terzo settore. 

In attesa quindi del decreto attuativo, che verrà pubblicato entro il 1 marzo 2023, possiamo delineare quelle che sono le caratteristiche principali del nuovo trattamento secondo quanto riportato dalle fonti ministeriali. 

Cosa prevede la nuova misura

La nuova misura di sostegno al reddito consisterà nella distribuzione di pacchi alimentari, principalmente cibo e bevande, che sono rimasti invenduti nei supermercati e nelle grandi catene distributive, in quanto non idonei alla vendita (ad esempio, a causa delle confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza), ma comunque adatti al consumo umano.

Della raccolta, dell’impacchettamento e della distribuzione dei pacchi alimentari saranno coinvolti le Città metropolitane e gli Enti del Terzo Settore appositamente delegati dal Ministero. 

Quindi, il reddito alimentare sarà erogato ai soggetti che versano in condizioni di povertà assoluta nelle Città Metropolitane (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Roma Capitale, Cagliari, Catania, Messina, Palermo e Sassari).

È utile sottolineare che non ci sono informazioni di dettaglio se i soggetti potenzialmente beneficiari ad accedere al trattamento debbano avere residenza anagrafica o semplicemente possa essere sufficiente il domicilio presso una delle Città Metropolitane in Italia. 

Resta fermo che principalmente i pacchi alimentari, secondo quanto apprendiamo dalla lettura della legge, potranno essere prenotati mediante un’applicazione smartphone (app online da cellulare) e ritirati presso un centro di distribuzione, oppure potranno essere consegnati a domicilio nel caso di soggetti fragili, i pensionati e i non autosufficienti. 

Le modifiche al reddito di cittadinanza

Se, da un lato, la legge di bilancio 2023 ha istituito il nuovo Reddito Alimentare, dall’altro lato, si segnalano rilevanti modifiche al reddito di cittadinanza.

Anche qui siamo in attesa di una riforma organica della misura, ma la legge di bilancio 2023 ha previsto ha ridotto l’ambito di applicazione della misura, in vista della sua definitiva abrogazione a decorrere dal 1 gennaio 2024.

Tra le novità principali, segnaliamo in estrema sintesi:

  • la riduzione a 7 mensilità erogabili (fatto salvo il caso di persone affette da disabilità, minorenni o con almeno 60 anni di età presenti nel nucleo familiare);
  • l’obbligo di aderire a un percorso volto all’inserimento lavorativo (quali la frequenza ad un corso di formazione e/o riqualificazione professionale), pena la decadenza dal beneficio per l’intero nucleo familiare;
  • l’obbligo di accettazione della prima offerta di lavoro pervenuta al beneficiario di reddito di cittadinanza, indipendentemente dalla congruità della stessa. 

 

PER APPROFONDIMENTI
Reddito alimentare: l’importanza di un dibattito critico